Alcuni articoli sul tema: ansia e depressione, uso (e dipendenza) di benzodiazepine (ansiolitici)…

 Alcuni articoli, di Stefano Ligorio, sul tema: ansia e depressione, uso (e dipendenza) di benzodiazepine (ansiolitici)…

Alcuni articoli sul tema: ansia e depressione, uso (e dipendenza) di benzodiazepine (ansiolitici)…
La dipendenza da benzodiazepine.

Chi assume cronicamente benzodiazepine, finanche a basso dosaggio, è dipendente a tutti gli effetti, e con tutti i risvolti negativi, da una sostanza che da’ tolleranza e assuefazione’, infatti, come per tutte le ‘droghe’, non vi è di rilievo solo il dosaggio in sé, ma a rendere dipendenti è soprattutto la regolarità dell’assunzione (ad es. 3 volte al giorno, ogni 6-8 ore, ecc..). Medicina – La dipendenza da benzodiazepine.

Le benzodiazepine

Il consiglio, dunque, se state assumendo, da tempo, benzodiazepine (Xanax, En, Tavor, Lexotan, Valium, En, Diazepam, Alprazolam, Lorazepam…), è quello assoluto di recarvi da uno specialista psichiatra ed iniziare, molto gradatamente, una sospensione totale dal farmaco (nel giro di svariati mesi -utile sarà passare, se lo assumete in compresse, al formato in gocce, per meglio procedere in ciò), con contestuale inizio di una appropriata terapia… Medicina – Le benzodiazepine non servono a curare l’ansia, anzi la cronicizzano.

Ansiolitici, benzodiazepine, ansia, depressione

In sintesi, si può affermare che una costante presenza di serotonina nel cervelloindotta dall’antidepressivo (specie del tipo SSRI), col tempo riduce -fino a normosensibilizzarla- l’ipersensibilità dei recettori serotoninergici causata, in precedenzada una costante insufficienza di serotonina cerebrale…; conseguentemente tenderanno a normalizzarsi anche i rispettivi neuroni (andati incontro ad atrofia per via dell’aumentato metabolismo ivi innescatosi a seguito dell’ipersensibilità dei recettori in oggetto)… Medicina – No agli ansiolitici per curare l’ansia.

Il tinnito -acufene- all'orecchio e/o all'interno della testa causato da un uso cronico di benzodiazepine, Stefano Ligorio

L’acufene o tinnito all’orecchio e/o all’interno della testa, in questi casi, ovvero nella predetta circostanza di un uso cronico da benzodiazepina, può, certamente, essere correlato, specie nella circostanza di una sua definitiva sospensione (soprattutto se non praticata con minuziosa gradualità), a una indotta iposensibilità dei recettori del neurotrasmettitore GABA, il quale viene e/o veniva aumentato (in caso di sospensione definitiva) con l’uso cronico della benzodiazepina cagionando così, nel tempo, una inibizione nei confronti della naturale e fisiologica sua produzione… Medicina – Il tinnito (acufene) all’orecchio e/o all’interno della testa causato da un uso cronico di benzodiazepine.

I disturbi della vista nel soggetto ansioso-depresso. Stefano Ligorio

Tutto ciò è dovuto ad una alterazione dei recettori dell’acetilcolina (deputata, tra le altre cose, al restringimento pupillare), sia come conseguenza della malattia ansioso-depressiva, sia, più frequentemente, come esito ad uso regolare e cronico di farmaci benzodiazepinici (xanax, lexotan, tavor, valium, ecc…)… Medicina – I disturbi della vista nel soggetto ansioso-depresso.

La necessità di una maggiore obbiettività in ambito psichiatrico-psicoterapeutico in tema di malattie come ansia e depressione.

In tema di malattie come ansia e depressione (escludendone, nella presente, l’analisi e l’argomentazione di altre), vi è la precisa necessità, dunque, di una maggiore obiettività ultra-specialistica, sia da parte degli psicologi/psicoterapeuti, sia da parte degli psichiatri. Insomma, gli uni dovrebbero -reciprocamente- avere più ‘considerazione’ della ‘scienza’ degli altri… Medicina – La necessità di una maggiore obiettività in ambito psichiatrico/psicoterapeutico in tema di malattie come ansia e depressione.

Gli-antidepressivi e la psicoterapia nella cura dell'ansia e della depressione. Facciamo un po' di chiarezza. Stefano Ligorio

Per uscire dall’ansia e/o dalla depressione, oltre alla corretta terapia farmacologica con un antidepressivo, preferibilmente SSRI (senza associazione di altri psicofarmaci inutili e dannosi), e alla necessaria sospensione (molto graduale) di eventuali ansiolitici benzodiazepinici, ecc. (farmaci inutili, dannosi e cronicizzanti la malattia stessa), bisogna intervenire su ciò che, in noi, emotivamente va modificato. La terapia antidepressiva è fondamentale, dal punto di vista biologico, per ripristinare una neuro chimica alteratasimentre la psicoterapia, dal punto di vista psichico, lo sarà altrettanto per rimodulare ciò che emotivamente va modificato…, infatti, ‘bisogna cambiare se stessi…’… Medicina – Gli antidepressivi e la psicoterapia nella cura dell’ansia e della depressione. Facciamo un po’ di chiarezza…

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Il libro di Stefano Ligorio: ‘La Strana Malattia (Come prevenire, diagnosticare, e curare, ansia e depressione)’.

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Per altri articoli sul tema clicca sulla pagina: ‘Medicina‘.

N.B. Stefano Ligorio, in ambito di tematiche mediche, è anche autore di un libro dal titolo: ‘La Strana Malattia (Come prevenire, diagnosticare e curare l’ansia e la depressione)’, ma anche di: ‘Il Cancro – Vademecum- (Guida Pratica alla Prevenzione e alla Cura del Tumore Maligno)’.

Stefano Ligorio

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