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Visualizzazione dei post con l'etichetta ansia e depressione

Alcuni articoli, di Stefano Ligorio, su: Psicologia, Psichiatria, Psicofarmaci, Ansia e Depressione…

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  Medicina – La dipendenza da benzodiazepine. Medicina – Le benzodiazepine non servono a curare l’ansia, anzi la cronicizzano. Medicina – No agli ansiolitici per curare l’ansia. Medicina – Gli antidepressivi e la psicoterapia nella cura dell’ansia e della depressione. Facciamo un po’ di chiarezza… Medicina – La comprensione, il più delle volte, non c’è per l’ansioso/depresso… Medicina – Una vita di coppia conflittuale aumenta il rischio, per entrambi, di insorgenza di malattie psicofisiche. Medicina – L’importanza della psicologia applicata… Medicina – Vittimismo cronico e sindrome del deresponsabilizzato… Medicina – La necessità di una maggiore obiettività in ambito psichiatrico/psicoterapeutico in tema di malattie come ansia e depressione. Medicina – I disturbi della vista nel soggetto ansioso-depresso. Medicina – Il tinnito (acufene) all’orecchio e/o all’interno della testa causato da un uso cronico di benzodiazepine. (Medicina in breve) – Quando la predisposizione familiare alla ma

I libri di Stefano Ligorio.

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  ‘ IL RISARCIMENTO NEL PROCESSO CIVILE -errori da evitare, e rimedi esperibili-'. Un  libro , nel quale, in premessa, si fa un'ampia disamina su ciò che l’individuo, il quale abbia subito un danno, debba operare, con attenzione, puntualità, e precisione, nella circostanza in cui voglia iniziare un processo civile, e su ciò che, conseguentemente, il proprio avvocato dovrebbe, diligentemente, operare instaurando e perseguendo il processo. Ogni ivi argomentazione di tipo giuridico è stata, precisamente, svolta alla luce della giurisprudenza tutta in materia, con l’intento di far rilevare, in seno alle questioni tecniche ivi trattate, la reale e corretta loro applicazione in linea con quanto previsto dal codice civile e dal codice di procedura civile.  Insomma da leggere:  ‘IL RISARCIMENTO NEL PROCESSO CIVILE -errori da evitare, e rimedi esperibili-  (Guida Pratica alla luce del Codice Civile, del Codice di Procedura Civile, e della Giurisprudenza in materia)’, di  Stefano Ligorio

La dipendenza da benzodiazepine.

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  La dipendenza da benzodiazepine. Ho deciso, per utilità, di riportare qui (adattandolo solo in parte) un mio commento che ho ritenuto necessario postare, in risposta ad un altro, su un gruppo facebook (dedicato ai problemi di ansia e depressione). Premesso che ognuno, com’è giusto che sia, possa e debba avere le proprie soggettive opinioni su qualsiasi cosa, tuttavia quando si parla di temi in materia psichiatrica si argomenta su questioni di estrema importanza e soprattutto di natura medica. In virtù di ciò, ulteriormente premettendo che, ovviamente, gli ansiolitici diano una particolare rilassatezza e sensazione quasi istantanea di ‘benessere’ in chi purtroppo soffre di patologie ansioso/depressive con tutti gli svariati sintomi... Continua a leggere l'articolo originale ... Stefano Ligorio.

No agli ansiolitici per curare l’ansia.

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  No agli ansiolitici per curare l’ansia. Prendendo spunto da un interessante commento postato, sul blog, da un utente, ho deciso di pubblicare il presente articolo. Gli ansiolitici (specie benzodiazepinici) servono unicamente ad attenuare, e per un breve periodo, i sintomi (non la malattia) legati all’ansia, sia di tipo sociale, generalizzata o somatizzata. Sono utili solo per attenuare, al bisogno, un eventuale stato di particolare agitazione, in caso di attacchi di panico (solo al bisogno), talvolta nella fase iniziale dell’assunzione della corretta terapia antidepressiva (nelle prime 2-4 settimane), e in pre-anestesia prima di interventi chirurgici. Fuori da questi casi sono assolutamente sconsigliati, tanto più, sempre e comunque, un loro uso cronico. Infatti, un loro uso continuato... Continua a leggere l'articolo originale ... Stefano Ligorio.

Le benzodiazepine non servono a curare l’ansia, anzi la cronicizzano.

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  Le benzodiazepine non servono a curare l’ansia, anzi la cronicizzano. Sono innumerevoli i pazienti che affetti da ansia, depressiva o non depressiva, si vedono prescrivere, dal medico generale, o dallo specialista psichiatra, ansiolitici benzodiazepinici, i quali non curano minimamente l’ansia, anzi la cronicizzano (oltre a creare, inevitabilmente, una grave dipendenza, tanto più nei soggetti psicologicamente “alterati”). Le benzodiazepine servono unicamente ad attenuare, e per un breve periodo, i sintomi (non la malattia) legati all’ansia, sia di tipo sociale, generalizzata o somatizzata. Sono utili solo per attenuare, al bisogno, un eventuale stato di particolare agitazione, in caso di attacchi di panico (solo al bisogno), talvolta nella fase iniziale... Continua a leggere l'articolo originale ... Stefano Ligorio.

Gli antidepressivi e la psicoterapia nella cura dell’ansia e della depressione. Facciamo un po’ di chiarezza…

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  Gli antidepressivi e la psicoterapia nella cura dell’ansia e della depressione. Facciamo un po’ di chiarezza… Per uscire dall’ansia e/o dalla depressione, oltre al la corretta terapia farmacologica con un antidepressivo, preferibilmente SSRI  (senza associazione di altri psicofarmaci inutili e dannosi), e alla necessaria sospensione (molto graduale) di eventuali ansiolitici benzodiazepinici, ecc. (farmaci inutili, dannosi e cronicizzanti la malattia stessa),  bisogna intervenire su ciò che, in noi, emotivamente va modificato. La terapia antidepressiva è fondamentale , dal punto di vista biologico,  per ripristinare una neuro chimica alteratasi ,  mentre la psicoterapia , dal punto di vista psichico,  lo sarà altrettanto per rimodulare ciò che emotivamente va modificato …, infatti, ‘bisogna cambiare se stessi…’... Continua a leggere l'articolo originale ... Stefano Ligorio.